Circuito di Fiorano

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Corre l’anno 1972. Secondo Enzo Ferrari, è tempo di dotare lo stabilimento di Maranello di una pista per testare le vetture del Cavallino.

Dopo alcuni sopralluoghi, l’area più adatta si rivela essere un appezzamento di terra nel comune di Fiorano. È un punto comodo, vicino: confina con Maranello e si trova a pochi chilometri dalla Ferrari. In più, è situato in un contesto agreste, poco costruito, ritenuto psicologicamente migliore per i piloti e i collaudatori.

La pista prende forma in poco tempo: è il circuito di Fiorano, ancora oggi usato esclusivamente come tracciato di sperimentazione per Ferrari sportive e gran turismo. La pista si snoda per più di 3 chilometri, con 14 curve e una chicane. La sua conformazione non è casuale, ma riprende le caratteristiche di alcuni autodromi europei. Un sistema di telemetria fornisce tutte le informazioni necessarie per ottimizzare le vetture. Un impianto televisivo con 10 telecamere fisse riprende tutto il percorso della macchina in prova. Inoltre, la pista è dotata di un impianto di irrigazione particolare che bagna il tracciato in pochi minuti recuperando poi buona parte dell’acqua immessa sull’asfalto.

Dieci anni dopo la costruzione della pista, Enzo Ferrari riceve la cittadinanza onoraria di Fiorano, per aver reso la città braccio destro del suo stabilimento di Maranello. Purtroppo, il 1982 è anche l’anno in cui muore sul circuito di Zolder uno dei maggiori piloti fuoriclasse Ferrari: Gilles Villeneuve. Una statua lo ricorda oggi all’ingresso della pista di Fiorano.

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